domenica 19 ottobre 2014

Dentro la montagna

La valle dei giganti, Luglio, 21, 1880. 
Poco dopo l’inizio del mio turno di guarda scorgo tra i fumi, quello che sembra essere un uomo vestito in maniera appariscente, il quale ci osservava dall’ingresso di una caverna, ma nonostante uno sguardo più accurato dell’indiano, archivio il tutto come una visione. E’ ora di analizzare la scena, dalle ricostruzioni, anche qui il movimento di carri, cavalli e casse lascia presupporre che c’è stato il ritiro del veleno, che sembra proprio arrivare dalla caverna che avevo notato in nottata. E’ ora quindi di fare il punto della situazione, i miei compagni convengono che sarebbe il caso di abbandonare la zona, in quanto troppo pericoloso avvicinarsi, ma questo per me si rivela invece il momento per dimostrarmi fondamentale, posso infatti sgattaiolare senza problemi verso il fondo della valle, essendo il più minuto del gruppo. Carter inizialmente boccia la mia idea di intrufolarmi, ma notando quanto io creda nel risultato della missione, riformuliamo subito un piano d’azione. Il capitano da una piccola altura, provvederà a coprirci, mentre io farò strada a Toro e Doc attraverso i fumi, fino ad avvicinarci alla caverna, per poter svelare il mistero dell’uomo incappucciato. Purtroppo è la mia sicurezza a tradirmi, in poco tempo perdo l’orientamento per essere ancora una volta aiutato da Toro a ritrovare l’ingresso; dovrò davvero ricordarmi di esaminare le sue differenze razziali, egli è davvero una sorpresa fra la sua razza. In pochi minuti Carter ci raggiunge, Doc si offre per controllare l’ingresso e noi tre rimanenti ci apprestiamo a discendere nella caverna, l’odore è nauseabondo e la vita pessima, ma non è abbastanza a fermarci. Con tutta l’attenzione del caso ci addentriamo nella caverna fino all’anfratto principale, ciò che vediamo è sconvolgente. L’uomo incappucciato esiste ed è impegnato a rimescolare in grosso calderone, parti di piccoli cristalli, senza alcun dubbio il veleno mummificante. Quell’animale va fermato, comincia così senza tanti complimenti una furiosa battaglia, il nostro avversario infatti accortosi di noi, attiva una sorta di trappola che ci scaglia addosso un gruppo di pipistrelli per impedire la vista e la mira, mentre egli attacca col veleno. 

2 commenti:

  1. Sto leggendo a spizzichi e bocconi, ma prima o poi mi metterò in pari col tuo blog. Anche perchè l'ambientazione western mi piace un casino! ;)

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    1. Guarda Ale, secondo me, per quel poco che ti conosco, potrebbe piacerti molto anche il gioco. ;-)

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