mercoledì 17 settembre 2014

Partita a Poker

Prima di lasciarci andare, ci informa del miglior saloon dove riposarci ma ci avverte anche di fare attenzione a WildCat, un famoso giocatore che è arrivato in città. Non appena lo sceriffo parla di poker, Doc si allontana pronto alla ricerca di emozioni e alcool con il cosiddetto professionista del poker; non posso fare a meno di seguirlo sono curioso di studiare tale individuo WildCat. Così ci separiamo Carter intima che se non riesce a levarsi la polvere di dosso avrebbe cominciato a sparare a chiunque avesse davanti, lui e Toro Scatenato si dirigono così alla ricerca di un bagno mentre io e Doc siamo impazienti di verificare le abilità al poker del famoso giocatore. Doc si siede davanti a WildCat senza dire nulla, con bottiglia di whisky alla mano, e così ben presto siamo carte alla mano. Si potrebbe pensare che in America come in Europa il poker sia un gioco di astuzia, di sottigliezze e studio dell’avversario, ma non ci sarebbe nulla di più sbagliato, nel “selvaggio west”, parliamo di un gioco di sguardi e di intimidazione. Doc quasi non guarda le carte, talmente è tanto concentrato sul nostro avversario, talmente tanto, che per un momento vedo WildCat quasi spaventato, almeno fin quando tirate giù le carte, il suo punto è il superiore. Strano questo americano, gioca in modo violento e quasi arrabbiato, così poco concentrato al gioco che per me è difficile interpretare le sue emozioni. Secondo giro, oramai io e gli altri due gentiluomini al tavolo siamo solo gli spettatori della partita fra WildCat e Doc, la tensione è palpabile, tutto il saloon è avvolto in un innaturale silenzio, che viene spezzato solo dalle parole di WildCat “scala”. Dopo i quindici secondi più lunghi ai quali abbia mai assistito, Doc, senza nemmeno sorridere, sentenzia la fine della partita con un solo sibilo “poker”. Sembrerebbe tutto finito, quando il nostro avversario, non si mostra altro che un bambino capriccioso, accusando il mio compagno d’avventura di barare, Doc sprezzante lo invita a bere, e di tutta risposta WildCat riesce solo a provare a estrarre le pistole prima di scappare fuori dalla porta per i colpi di Doc, la partita è vinta e la pelle e i soldi sono salvi, anche per oggi. Mentre Doc comincia a festeggiare nel suo modo preferito e io comincio il mio studio, prettamente scientifico, per le donne locali, entrano nel saloon Carter e Toro. Abbiamo solo voglia di rilassarci quando gli Earp si siedono al nostro tavolo, questo è quello che mi verrà raccontato al mattino dai miei compagni, mentre ero impegnato negli studi in camera con la signorina del locale. Ad Arizona city si sono verificati tre furti di fucili, tutti riconducibili al carico del signore Rhodes e tutti avvenuti durante il trasporto verso la citta da San Francisco. Quel che io ricordo della mattina successiva è il cavallo che mi conduce ad Arizona city. 

2 commenti:

  1. Sudio scientifico delle signorine del locale ahahahah
    Se esagera co la scienza il ragazzo rischia di prendersi la sifilide :)

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