domenica 28 settembre 2014

False testimonianze

E’ evidente che diviene necessaria un'altra indagine con i proprietari dell’emporio, la fortuna ci assiste e incrociamo Bradford uscire dal saloon. Non appena ci avviciniamo Bradford appare più stizzito, se possibile, dell’ultima volta, ma Toro e Doc impiegano pochissimi secondi a prepararlo all’interrogatorio. Il comproprietario sostiene di non vedere Pablito da giorni e che tutto ciò sia assolutamente normale, la reticenza del commesso è talmente strana che persino il capitano mantiene la calma curioso di scoprire cosa c’è davvero dietro. Ma ecco che Bradford, fa appena un piccolo cenno per congedarsi, che lo vediamo, prima cadere a terra e dopo pochi secondi, ecco l’incredibile, il corpo mummificato in pochi secondi, sono esterrefatto. Anche se l’istinto mi gridava di cercare riparo, è evidente che è stato un colpo mirato e posso avvicinarmi al cadavere per notare un piccolo foro sul collo e un altrettanto piccolo dardo vicino, il caso potrebbe essere risolto. Da una veloce ricostruzione, la soluzione più plausibile è appunto un’alleanza fra Bradford e Pablito per derubare Rhodes, per Carter il caso sarà completamente chiuso dopo aver informato il proprietario superstite, così io e lui ci dirigiamo all’emporio, mentre Toro e Doc rimangono al saloon per attendere l’arrivo dello sceriffo e informarlo dell’accaduto. Arrivati all’emporio troviamo tutto chiuso, siamo quasi decisi ad abbandonare l’ultimo saluto a Rhodes, quando sentiamo dei rumori provenire dal retrobottega, dobbiamo bussare animatamente e più volte, perché il proprietario compaia alla porta. Rhodes ascolta con attenzione la storia, e noto subito in lui più paura che rabbia per il tradimento, così Carter decide di andare a fondo alla questione calcando un po’ la mano, e inaspettatamente il proprietario, scoppia in lacrime al grido di “non voglio morire.” La situazione diventa così addirittura tragicomica, Rhodes piange e solo dopo alcuni ceffoni del capitano, riprende a raccontare, ma questa volta, la verità. Pablito ha bussato all’emporio qualche settimana fa, presentandosi inizialmente come un semplice manovale in cerca di lavoro, per mostrarsi come una specie di “stregone” e ricattare gli stessi proprietari, infatti, Rhodes, ci comunica che lui e Bradford nel recupero fucili non avevano la benché minima parte. Trasciniamo fuori Rhodes e decidiamo di portarlo al saloon con noi, dove ormai dovrebbe trovarsi lo sceriffo, per affidarlo alle sue cure e dimenticarci di questa pessima storia, il tutto solo dopo l’ennesimo ceffone di Carter al piangente prigioniero.

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