domenica 18 gennaio 2015

Missione a San Francisco

San Francisco, Settembre, 1, 1880. Arrivati a San Francisco alloggiamo nel primo ricovero a nostra disposizione per non dare nell’occhio e scegliere un piano d’azione. Per trovare Turbol, dobbiamo passare da un suo vecchio alleato il maggiore Stravinsky, che gestisce un casinò in città. Brett e Carter entrando nel locale sarebbero subito riconoscibili, quindi l’utilizzo delle mie doti d’attore è d’obbligo per alcuni di noi. Una volta terminato il travestimento sui due ex soldati, siamo pronti per un giro di perlustrazione al casinò, fingendoci semplici giocatori e affidandoci a Brett per distrarre il nemico. Il locale di Stravinsky è all’apparenza un semplice casinò, entriamo con circospezione, anche se purtroppo Toro, in quanto indiano viene giustamente bloccato all’ingresso dalla sicurezza. Il reverendo e Carter cominciano a pattugliare un’ala, mentre io e Doc l’altra, il tutto mentre Brett una volta al tavolo comincia, come era facile prevedere, a vincere. E’ scontato raccontare che siamo subito sotto osservazione, diventa un po’ meno scontato il fatto che dopo qualche ora, Brett si alza dal tavolo e s’incammina verso il piano superiore, che sia stato scoperto? Dobbiamo velocemente agire e seguire il nostro compagno per non lasciarlo solo, così siamo costretti ad adoperare uno stratagemma che mi vede addirittura coinvolto nel contatto con una donna di facili costumi, e da buon soldato, sono costretto per poter arrivare al primo piano a entrarci con una meretrice. Una volta in camera, diventa quasi un problema poter lasciare la ragazza per poter portare il mio necessario aiuto ai compagni, ma non faccio in tempo a formulare una situazione, che vedo spuntare Carter, Johnson, Doc e Toro dalla finestra, che irrompono in camera e sistemano la situazione. Una volta in corridoio cerchiamo di mantenere il profilo più basso possibile, per la stazza di cinque uomini che girano armati. Sentiamo così distintamente il vociare che sembra essere quello di Brett più altre persone da una delle stanze, non appena ci avviciniamo alla suddetta stanza, siamo come prevedibile raggiunti dalle guardie che ingaggiano con noi un duello all’ultimo colpo.

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