sabato 19 luglio 2014

Lungo le vie del West

A cura di Edward Lombroso.
Nei pressi di Rose Town, Giugno, 12, 1880.
Ormai sono sempre più convinto, che aver finalmente varcato la soglia della magione familiare in cerca dell’avventura sia stata un’ottima scelta. Il mio saggio padre non n’è ancora convito a giudicare dalle lettere che riescono a giungermi, ma da quando lo zio, da noi in visita in Europa, mi ha proposto di aggregarmi alla spedizione del capitano John Carter, finalmente sento di affrontare una sfida adatta alle mie capacità.
Dalla partenza da Dallas, è passato più di un mese, e ho potuto approfondire la conoscenza dei miei compagni di viaggio, un gruppo pittoresco senza di dubbio, chissà se troveremo l’avventura o solo guai. Il giovane Doc Holiday per esempio, è un volenteroso, ma sembra sempre più interessato ai piaceri dell’alcool a dispetto dell’azione. L’indiano, invece di cui non ricordo a stento il nome, credo Toro in corsa, Toro Scatenato qualcosa del genere, ha un fisico possente, ma credo sia normale per una razza selvaggia come la sua; i suoi canti alla luna hanno qualcosa di quanto assurdo quanto primitivo, devo trovare il tempo per studiarlo. Il capitano Carter è stata una sorpresa, lo credevo un valoroso cavaliere, come quelli di cui si favoleggia nei nostri salotti europei, invece è un uomo rude e pratico, tutt’ora nutro dei dubbi sull’approccio per portargli rispetto ma allo stesso tempo per far valere il mio rango.
Dalle informazioni preliminari per la stesura del mio libro sulle variopinte personalità di questo “selvaggio west”, ho estratto alcuni rapporti che potrebbero esserci utili. Rose Town è una cittadina che ha contato fino a duecento abitanti, ora si ritrova con poco più di ottanta anime che vivono lì; la miniera di argento, fulcro dell’economia cittadina è in esaurimento, o almeno queste sono le voci. La città è inoltre infestata da due bande di rivali di fuorilegge che si contendono ovviamente il territorio, dato che non è visibile o intuibile alcunché tipo di ricchezza. Gli scuoiatori, così si fanno chiamare i disgraziati al seguito di Jack Thompson; uomo curioso, si vocifera abbia una predilezione per i coltelli, sono tanto intenzionato a interrogarlo, quanto il capitano Carter a incassarne la taglia che ammonta alla significativa somma di cinquecento dollari da vivo e cento da morto. La mia più grande curiosità invece è dovuta al signor Peter Mayer, soprannominato da alcuni “Pete, la Iena”, personaggio atipico, a partire dal fatto che il governo lo desidera vivo a tutti i costi data l’impressionante cifra di millecinquecento dollari che ha fatto brillare gli occhi della maggior parte dei miei compagni; inoltre egli è il leader dei terribili Hamilton, chissà se incroceremo le loro strade.

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