sabato 19 luglio 2014

In città

Arriviamo finalmente, nelle prime ore della mattinata in quella che i locali definiscono città, è un luogo scarno e spoglio, come in tutti i “villaggi” di questa zona l’unico edificio davvero imponente è la casa del piacere, tutti i uguali i popolani. Mentre ci avviciniamo alla piazza, un nero ci sia avvicina con fare convinto, si dichiara il maniscalco della città, i miei compagni decidono di fidarsi di lui a istinto, io decido di farlo perché i lineamenti del suo volto mi raccontano una storia, è un uomo semplice, ma anche affidabile; decidiamo così di lasciargli i nostri cavalli da accudire. Sotto mio cauto consiglio ci dirigiamo al saloon per trovare un luogo ove poter riassettare il materiale, anche se le priorità dei miei compagni sono ben diverse; per esempio Doc, sostiene di aver una gran sete, come se non bevesse da ore, eppure mentre lo dice sta appena finendo di sorseggiare il suo ultimo goccio dalla fiaschetta. Il capitano Carter sostiene che fra le nostre priorità dovrebbe esserci il bagno, lodevole, ma i libri dovrebbero essere più importanti; curioso il fatto che veniamo avvicinati da uno sporco, letteralmente, ubriacone, mentre contrattavamo col barista per le camere. 
L’uomo, che scopriamo chiamarsi Joseph, attira i pensieri del capitano Carter, citando la miniera nei suoi vaneggiamenti. La miniera d’argento ha fatto per qualche tempo la fortuna della città, attirando lavoratori e donando un minimo di benessere ai suoi abitanti, ma da tempo il filone si è esaurito, lasciando la Rose Town nella povertà e nello sconforto, ma ora tra le parole senza senso e i racconti sconclusionati di Joseph, si parla di miniera e nuovo filone d’oro. Joseph è un povero disgraziato, non ho nemmeno perso tempo a esaminarlo, ma Carter sostiene che pagargli da bere per farlo vaneggiare possa essere utile, almeno finché non diventa del tutto incomprensibile. 
Mentre ci allontaniamo verso il bagno, la giovane cantante sul palco, ci nota e ovviamente ricambia in particolar modo il mio sorriso, sicuramente ha buon gusto. Dopo aver dovuto far portare attenzione ai libri durante il bagno, il capitano decide che non abbiamo diritto né a riposo né a sistemazione, così ci dirigiamo alla piazza per decidere il da farsi. Veniamo quasi colti con sorpresa, quando sono le novità a venire da noi, incontriamo così la legge, in questa città, che si presenta a nome di sceriffo Banner e il suo vice Woody.

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