Il
deserto, Settembre, 6, 1880. Sembra essere una cavalcata senza fine,
dobbiamo raggiungere e fermare il treno prima che possa usare quel
maledetto cannone, addirittura contro il presidente. Durante la
corsa, sembra quasi che manchi il fiato anche noi, mentre finalmente
scorgiamo in lontananza il treno, dal luogo prescelto per assalto. I
momenti sono concitati, cercherò di descrive con chiarezza quanto
accaduto anche ricostruendo tramite il resoconto dei miei compagni.
Carter parte primo, quasi preso da un fervore inumano, quello che so
è che ha intravisto Virginia e Turbol nel vagone di testa.
Fondamentale diventa lo sfoggio dell’abilità a cavallo apprese
durante la caccia la volpe a Londra, infatti saltare sul treno si
rivela tutto tranne che facile, ma tutti riusciamo nell’impresa.
Carter con un vagone di precedenza su di noi, sotto cui si trovano
probabilmente degli ostaggi, mentre noi sull’ultimo che stivava i
cavalli. Cerchiamo di avanzare con prudenza dal tetto delle carrozze,
la prestanza fisica dell’indiano è ideale per proteggere le mie
doti intellettuali in un azione meramente fisica, e infatti con calma
riusciamo ad avanzare eliminando alcune guardie che hanno la sventura
di arrivare a tiro del tomahawk di Toro. Il reverendo ci stupisce
tutti con un balzo col quale raggiunge Carter in avanti, Brett rimane
leggermente indietro per scoprire delle cariche sistemate sotto alle
ultime quattro carrozze. Toro ed io avanziamo, finché non odiamo
l’inizio di uno scontro a fuoco nelle prime carrozze, fermi sul
posto, abbiamo solo il tempo di capire che la locomotiva ci ha
lasciato indietro in quanto le carrozze sono state staccate e il
treno inizia immediatamente a rallentare. Cerchiamo in un ultimo
tentativo di avanzare, ma la goffaggine dell’indiano, dovuta alla
sua stazza, lo fa quasi cadere ed è costretto ad aggrapparsi a me a
quelle che scopro essere forti braccia. Sento solo l’inizio delle
urla del povero giovinetto che è scaraventato fuori dal treno da
Toro, dall’apertura così procurata riusciamo al fine a entrare nel
treno, ma la situazione è lungi dall’essere sotto controllo. Una
delle guardie di Turbol, agguanta una giovane donna per utilizzarla
come ostaggio. Silenzio. Tutta la mia abilità si concentra
nell’osservazione prima della ragazza e poi dell’uomo armato,
posso solo urlare che noi non cederemo mai davanti a tali bruti e con
un sol colpo mostrare quanto meriti il ruolo di protetto del
capitano. Il malvivente è a terra. Come ultimo dovere Brett riesce
abilmente a disinnescare l’esplosivo con terribile stupore
dell’ultimo scagnozzo rimasto; e così messi al sicuro gli ostaggi
corriamo sul primo cavallo disponibile nel vagone merci, per
rincorrere Carter e Jackson.
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